Hai appena firmato un contratto per la luce e il gas e ti è subito venuto il dubbio di aver fatto la scelta sbagliata? Il diritto di ripensamento è la vostra ancora di salvezza verso tariffe stellari e condizioni contrattuali poco chiare.
Ma come funziona esattamente? In questa guida, vi sveleremo tutto quello che c’è da sapere sul diritto di recesso per ripensamento.
Scopriremo insieme cos’è, come funziona, quali dati bisogna fornire, come inviare la comunicazione e soprattutto entro quando farlo. Non temere, ti forniremo anche un pratico fac simile per rendere il tutto ancora più semplice. Insomma, otterrai tutte le informazioni necessarie sul diritto di ripensamento contratto luce e gas.
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Cos’è il diritto di ripensamento?
Il diritto di ripensamento contratto luce e gas ti permette di cambiare idea dopo aver firmato un contratto per la luce e il gas, senza dover fornire spiegazioni o pagare penali.
Ma attenzione, perché l’iter non è così sbrigativo. Ci sono delle regole da rispettare, dei tempi da non sforare e delle procedure da seguire. Vediamo quali sono nel dettaglio.
Diritto di ripensamento: quali dati bisogna condividere
Per esercitare il diritto di ripensamento di un contratto di luce e gas bisogna fornire alcune informazioni fondamentali.
I dati da condividere sono piuttosto semplici: nome, cognome, codice fiscale, indirizzo di fornitura, codice POD (per la luce) e codice PDRIl PDR è un codice relativo all’utenza del gas, assegnato dal distributore di zona dopo l’allaccio per identificare la posizione geografica del contatore. Il significato di PDR, infatti, è Punto… (per il gas). Insomma, tutto ciò che serve per identificarti e capire di quale contratto stai parlando.
Una volta forniti, non dovrai far altro che attendere risposta dal fornitore.
Fac-simile diritto di ripensamento
Compilare il modulo diritto di recesso per ripensamento non è difficile, ma bisogna evitare di commettere errori. Per semplificare il processo, ecco un pratico fac simile da cui prendere spunto:
“Spettabile [Nome fornitore],
Con la presente, io sottoscritto/a [Nome e Cognome], nato/a a [Luogo di nascita] il [Data di nascita], residente in [Indirizzo], codice fiscale [Codice fiscale], comunico di voler esercitare il mio diritto di ripensamento in merito al contratto luce e gas stipulato in data [Data contratto], numero [Numero contratto].
Allego copia del mio documento d’identità e i seguenti dati:
- Codice POD: [Codice POD]
- Codice PDR: [Codice PDR]
Vi chiedo gentilmente di prendere atto della mia comunicazione e di provvedere alla disattivazione del contratto nel più breve tempo possibile.
Cordiali saluti,
[Firma]”
Ricorda, questo è solo un esempio, perché potrai personalizzarlo a tuo piacimento.
Come inviare la comunicazione di ripensamento?
Hai compilato il vostro modulo di diritto di ripensamento contratto luce e gas (magari prendendo spunto dal nostro fac simile)? Perfetto! Ora non resta che inviarlo al fornitore. Potrai scegliere tra diverse opzioni:
- Raccomandata A/R: la cara vecchia busta con francobollo, per chi vuole avere una prova dell’invio.
- PEC: la Posta Elettronica Certificata, che offre maggiore sicurezza.
- Email: la più veloce e pratica, per chi non ha tempo da perdere.
Qualunque sia il metodo preferito, ricorda di allegare sempre il modulo compilato e una copia del vostro documento d’identità. E non dimenticate di controllare la casella di posta (o quella PEC) per eventuali conferme di ricezione.
Entro quando inviare il modulo di diritto di ripensamento?
Il diritto di ripensamento per un contratto luce e gas va esercitato entro una determinata scadenza. Hai infatti a disposizione 14 giorni dalla firma del contratto per esercitare questo diritto. Quindi, segnati la data sul calendario o imposta un promemoria sul telefono.
I 14 giorni sono tassativi, quindi è importante muoversi nei tempi giusti e non aspettare l’ultimo minuto per inviare la comunicazione. Altrimenti, potresti ritrovarti bloccato in un contratto che non ti soddisfa.
Differenza tra diritto di recesso e diritto di ripensamento
Hai mai sentito parlare di diritto di recesso? È un altro strumento a tua disposizione, simile al diritto di ripensamento contratto luce e gas, ma con qualche differenza sostanziale.
Pensa al diritto di ripensamento come a un colpo di testa, un cambio idea improvviso dopo aver firmato il contratto. Hai 14 giorni per appellarti a questo diritto, senza dover fornire spiegazioni. Il diritto di recesso, invece, è più simile a una decisione ponderata, presa dopo aver valutato attentamente le condizioni del contratto. Puoi esercitarlo in qualsiasi momento, ma dovrai sempre rispettare i termini di preavviso previsti dal contratto stesso.
Insomma, due strumenti diversi per raggiungere lo stesso obiettivo: liberarsi di un contratto luce e gas che non ti soddisfa o che ti è capitato senza che tu lo volessi (qui un approfondimento su cosa fare quando si subisce un cambio gestore senza consenso).
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In questa pagina trovi una lista di fornitori, con informazioni utili su tariffe, condizioni contrattuali, numeri e modalità di contatto e recensioni degli utenti così da poterti fare un’idea e fare la scelta più conveniente per te.
FAQ sul diritto di ripensamento
Hai ben 14 giorni di tempo per esercitare il tuo diritto di ripensamento e annullare un contratto luce (o gas!) senza fornire spiegazioni né pagare penali.
I 14 giorni partono dal momento in cui hai firmato il contratto. Quindi, segnati subito la data sul calendario o imposta un promemoria sul telefono.
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